Negli ultimi anni si parla molto di sostenibilità e anche l’opinione pubblica si fa più attenta a questi temi: un trend che non poteva non toccare anche il mercato immobiliare, anzi, come ben dimostrano i diversi bonus volti proprio ad un ammodernamento degli immobili.
Nella stessa direzione va anche la cosiddetta “Direttiva Case Green”, che non manca di suscitare dubbi e confusione: si tratta di un’iniziativa che mira a ridurre l’impatto ecologico degli edifici residenziali e rientra nel Green Deal europeo, un piano piano strategico volto a rendere l'Europa il primo continente climaticamente neutro entro il 2050.
Ma dal punto di vista pratico, cosa comporterà per i proprietari delle abitazioni? E soprattutto, che impatto avrà sulle vendite?
Punto focale della Direttiva Case Green è l’efficienza energetica degli edifici e prevede che gli Stati membri riducano il consumo degli edifici residenziali del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. Questi obiettivi andranno raggiunti in particolare attraverso la ristrutturazione degli immobili con prestazioni peggiori: infatti oltre la metà della quota di riduzione prevista sarà da raggiungersi attraverso la riqualificazione del 43% degli immobili attualmente ad alto dispendio energetico. La data del 2030 è importante inoltre per le nuove costruzioni residenziali, che a partire da quell’anno dovranno essere a emissioni zero.
Come raggiungere questi obiettivi resta comunque una decisione in capo ai diversi Stati membri, che dovranno redigere dei piani nazionali con i provvedimenti che intendono prendere.
Risulta dunque evidente come, per raggiungere gli obiettivi di riduzione di emissioni di gas serra previste dall’Europa, molte abitazioni dovranno subire importanti interventi di ristrutturazione o comunque essere migliorate dal punto di vista energetico per ridurre consumi ed emissioni. Installazione di panelli fotovoltaici, miglioramento dell’isolamento termico, sostituzione degli impianti di riscaldamento obsoleti con altri a risparmio energetico sono alcuni degli interventi che si possono mettere in atto per raggiungere tali obiettivi.
Sebbene non sia vero, come si è sentito spesso dire, che non sarà più possibile vendere case a bassa efficienza energetica dopo l’entrata in vigore della Direttiva Case Green, è però sicuro che da una parte sarà più difficile vendere tali abitazioni, dall’altra ci sarà un impatto diretto sul valore dell’immobile.
Indipendentemente dalla necessità o volontà di vendere un’abitazione, intervenire sulla sua efficienza energetica ha comunque diversi vantaggi.
Per i più sensibili ai temi ambientali, questi sono evidenti, ma anche dal punto di vista del portafoglio e del comfort abitativo si avrebbe un miglioramento sensibile e immediato, poiché da una parte si risparmierebbe sulle bollette, dall’altra ne guadagnerebbe la salubrità degli ambienti in cui viviamo.
Inoltre il mercato è sempre più attento a tutto ciò che riguarda l’efficienza energetica e la sostenibilità: dunque perché non investire sul futuro godendomi nel frattempo i frutti di interventi che poterebbero a un maggior benessere, magari utilizzando anche gli incentivi per i lavori?
È importante che i lavori di efficientamento energetico di un’abitazione siano portati a termine in modo professionale, tenendo conto di tutti i fattori che possono influire sia sull’efficacia delle opere sia naturalmente sui costi delle stesse.
Se non sai in che classe energetica si trova la tua abitazione, la cosa migliore è quella di richiedere un APE, Attestato di Prestazione Energetica, così da avere un quadro preciso della situazione.
I professionisti di Miceli Costruzioni possono aiutarti sia a valutare lo stato del tuo immobile sia a progettare e realizzare gli interventi migliori per raggiungere gli obiettivi stabiliti, occupandosi in prima persona anche di tutta la parte burocratica e autorizzativa.