Nello scorso mese di dicembre il Senato ha approvato in via definitiva la Manovra 2025, entrata in vigore il primo gennaio 2025. Il provvedimento contiene proroghe e modifiche relative ai bonus edilizi per l’anno appena iniziato, tra cui bonus ristrutturazioni, ecobonus, sismabonus e bonus mobili. Inoltre sono state introdotte due novità significative: il blocco dei bonus sulle caldaie a gas e l’introduzione di un bonus per l’acquisto di elettrodomestici.
Il bonus ristrutturazione, che consente di ottenere detrazioni per i lavori di recupero del patrimonio edilizio, è stato prorogato con aliquote che diminuiranno progressivamente e con differenze tra abitazione principale e altri edifici.
Per gli interventi sull’abitazione principale, l’aliquota rimarrà al 50% nel 2025, con un tetto di spesa di 96.000 euro, lo stesso tetto varrà anche per gli anni 2026 e 2027, ma con un abbassamento dell’aliquota al 36%. Per le altre abitazioni la detrazione scenderà al 36% nel 2025, per poi ridursi ulteriormente al 30% nel 2026 e 2027.
A partire dal 2028 e fino al 2033, l’aliquota sarà fissata al 30% per tutti gli interventi, mentre il tetto di spesa scenderà a 48.000 euro. Per i soggetti con redditi superiori a 75.000 euro, le spese detraibili verranno calcolate in base al numero di figli e alla presenza di figli con disabilità e naturalmente non andando oltre i limiti già previsti per i diversi interventi come sopra indicati.
L’ecobonus prevede un’aliquota uniforme per tutti i tipi di interventi di efficientamento energetico, ma differenziata in base alla tipologia di immobile. Per l’ABITAZIONE PRINCIPALE, l’aliquota sarà del 50% nel 2025, mentre per le altre abitazioni e gli immobili non residenziali scenderà al 36%. Dal 2026 al 2027, l’aliquota per le abitazioni principali scenderà al 36%, mentre per le altre abitazioni e immobili non residenziali l’aliquota sarà ridotta al 30%. Anche in questo caso, il tetto di spesa dipenderà dal reddito e dalla situazione familiare.
Dal 2025, le sostituzioni di caldaie a gas con impianti di climatizzazione a combustibili fossili non saranno più incentivabili, né nell’ambito dell’ecobonus né del bonus ristrutturazione. Saranno comunque incentivati i sistemi di riscaldamento ibridi, che combinano almeno due tipi diversi di generatore di calore, come pompe di calore e caldaie o solare ibrido (caldaie e pannelli solari termici).
Il bonus mobili, che offre una detrazione fiscale per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici dopo una ristrutturazione, sarà prorogato al 2025 con la conferma della detrazione al 50% e un tetto di spesa di 5.000 euro. Le spese ammissibili riguardano arredi ed elettrodomestici (almeno di classe A per i forni, E per le lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie, ed F per i frigoriferi e congelatori).
Sarà introdotto un nuovo bonus per l’acquisto di elettrodomestici ecoefficienti prodotti in Europa, che prevede un contributo del 30% per l’acquisto di apparecchi di classe B o superiore. Il bonus sarà pari a 100 euro per elettrodomestico (200 euro per chi ha ISEE inferiore a 25.000 euro), con un limite di un elettrodomestico per famiglia. Per usufruire del bonus, sarà necessario smaltire i vecchi elettrodomestici attraverso il riciclo.
Il sismabonus, che incentiva i lavori di messa in sicurezza antisismica, è stato prorogato fino al 2027 con nuove aliquote. Nel 2025, la detrazione sarà pari al 50% per l’abitazione principale e al 36% per altre abitazioni e immobili non residenziali. Le aliquote scenderanno al 36% per la prima casa e al 30% per gli altri immobili nel 2026 e 2027. Il sismabonus acquisti, per l’acquisto di immobili antisismici, seguirà le stesse modifiche delle aliquote.
Quest’anno il Superbonus sarà accessibile al 65% solo per i lavori per cui il primo step sia stato avviato entro il 15 ottobre 2024. Per i condomìni, ciò significa che deve essere stata adottata la delibera assembleare e presentata la CILAS, mentre per altre tipologie di interventi è necessario che sia stata presentata la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILAS). Per interventi con demolizioni e ricostruzioni, sempre entro la data del 15 ottobre 2024 deve essere stato richiesto il titolo abitativo.
La Manovra prevede anche la possibilità di ripartire il Superbonus in 10 rate annuali per le spese sostenute nel 2023.
Non è stata approvata la proroga del bonus verde, che consentiva una detrazione del 36% per la sistemazione a verde degli spazi esterni. La misura è dunque scaduta il 31 dicembre 2024.
Il bonus per le barriere architettoniche, che consente una detrazione Irpef e Ires del 75% per lavori su scale, rampe, ascensori e simili, rimarrà invariato fino al 31 dicembre 2025.