Bonus Ristrutturazione 2026-2027: cosa prevede il nuovo quadro

Nella manovra di bilancio approvata recentemente sono state confermate e modificate le modalità di fruizione del Bonus Ristrutturazione per gli interventi edilizi di recupero del patrimonio abitativo. Le novità riguardano in particolare gli anni 2026 e 2027: per il 2026 l’aliquota di detrazione resta elevata, mentre nel 2027 è prevista una significativa riduzione.

Bonus Ristrutturazione 2026: aliquota al 50% confermata

Per l’anno 2026, la detrazione fiscale prevista per gli interventi di ristrutturazione sull’abitazione principale sarà confermata al 50%, mentre è fissata al 36% per le altre tipologie di abitazione.
Il tetto massimo di spesa agevolabile rimane fissato a 96.000 euro per unità immobiliare.
Questo significa che, se si avviano lavori di recupero edilizio, manutenzione straordinaria o altri interventi ammessi, il contribuente potrà detrarre il 50% della spesa sostenuta (entro il limite del tetto) dalle imposte nei modi previsti dalla normativa.

La conferma dell’aliquota al 50% rappresenta un forte incentivo per chi intende avviare interventi nel corso del 2026, dando continuità alle agevolazioni e favorendo il settore dell’edilizia e delle ristrutturazioni.

Bonus Ristrutturazione 2027: aliquota in calo

Per l’anno successivo, il 2027, è prevista invece una riduzione dell’aliquota di detrazione. L’aliquota scenderà dal 50% al 36% per gli interventi sull’abitazione principale, sempre con tetto massimo di spesa pari a 96.000 euro.
Per le altre tipologie di immobili (non abitazione principale) la riduzione sarà più marcata: l’aliquota passerà al 30%.
Questo profilo temporale indica chiaramente che l’intervento agevolato ha una finestra favorevole nel 2026, mentre decresce di appetibilità nel 2027, che pure conferma una certa convenienza.

Quali interventi sono ammessi e a chi si rivolge

Possono beneficiare della detrazione tutti i soggetti che sostengono spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio (abitazioni principali e secondarie, secondo le regole generali). Gli interventi ammessi comprendono, tra gli altri: manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, lavori sull’impiantistica, eliminazione delle barriere architettoniche, rifacimento del bagno o della cucina, ecc.
Tuttavia, è importante verificare che le opere rispettino i requisiti previsti dalla normativa (tipologia di intervento, soggetti beneficiari, sostenimento della spesa con modalità tracciabile, ecc.). Anche per gli immobili diversi dall’abitazione principale (es. seconde case) valgono le regole generali ma con aliquote diverse.

Se intendete avviare lavori di ristrutturazione, Miceli Costruzioni è al vostro fianco sia per la definizione di quali opere possono rientrare nelle agevolazioni previste sia nell’espletamento di tutte le pratiche burocratiche necessarie ad accedervi.

Fisco, tempistiche e modalità operative

Per fruire della detrazione, le spese vanno sostenute entro l’anno cui l’aliquota si applica — perciò per ottenere la detrazione al 50% è necessario che i costi siano sostenuti nel corso del 2026. Le rate di detrazione andranno ripartite in 10 anni, salvo diversa indicazione normativa.
Nel compilare la dichiarazione dei redditi occorrerà indicare le spese effettuate, allegare la documentazione richiesta (fatture, bonifici parlanti, autorizzazioni, ecc.) e rispettare le modalità di accertamento previste dall’Agenzia delle Entrate.
Attenzione: anche se la manovra stabilisce le aliquote e tetti, possono esserci decreti attuativi o regolamentari che precisano ulteriormente le condizioni, i requisiti e le tempistiche operative.

Implicazioni per chi ha in programma lavori

Se si pensa di effettuare lavori nel 2026, questo è il momento migliore per approfittare dell’aliquota al 50%. Conviene progettare e avviare gli interventi quanto prima: in questo modo si ha la certezza di giungere a fine lavori per tempo, senza dover affettare i tempi a fine anno.

Per lavori che invece si protrarranno nel 2027 o oltre, è opportuno considerare la detrazione al 36% (o al 30% per seconde abitazioni) e quindi valutare attentamente il ritorno economico dell’investimento.

Bonus Ristrutturazione 2026 in sintesi

In sintesi, la manovra prevede per il Bonus Ristrutturazione un’aliquota al 50% sull’abitazione principale e del 30% sulle seconde case per il 2026, mentre vi sarà una significativa riduzione nel 2027, che pure conferma le agevolazioni (36% per abitazione principale, 30% per altri immobili). Il tetto di spesa rimane fissato a 96.000 euro per unità immobiliare. Chi intende intervenire sul patrimonio edilizio dovrebbe quindi considerare di avviare gli interventi nel 2026 per massimizzare il beneficio fiscale, tenendo in considerazione che dal 2027 in poi l’agevolazione sarà meno generosa.

Per ulteriori informazioni dettagliate (tipologia di interventi, modalità operative, modulistica, ecc.), potete fare pieno affidamento sui nostri uffici: vi daremo tutta l’assistenza necessaria per organizzare i lavori al meglio e per accedere alle detrazioni.

Leggi gli articoli